🔴COVID-19
✅UNA FAQ AL GIORNO:
ATTIVITA' E PRESTAZIONI SANITARIE
Quali sono le novità introdotte dalla Regione in tema di prestazioni sanitarie?
Da martedì 28 aprile, in tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, è consentita l’erogazione di alcune prestazioni programmabili e non urgenti da parte delle strutture del sistema sanitario pubblico e privato, che erano state sospese a causa dell’epidemia. Si riparte dunque progressivamente con l’attività ordinaria, nel massimo rispetto della sicurezza di pazienti e operatori.
Saranno le Aziende sanitarie a definire concretamente le riaperture?
SI, Alle Aziende sanitarie spetta il compito di definire un piano complessivo di riavvio delle attività, che dovrà essere aggiornato in base agli scenari futuri, anche relativi all’epidemia.
Per quanto riguarda in particolare i ricoveri, le Aziende dovranno comunque prevedere di mantenere liberi e disponibili, per prudenza, almeno il 30% dei letti che sono stati aggiunti nei reparti di Terapia intensiva da inizio emergenza.
Le indicazioni sulle misure da adottare per riprogrammare le attività di ricovero sono valide per tutte le strutture dell’Emilia-Romagna che erogano prestazioni sanitarie: pubbliche, in regime istituzionale e libero professionale intramoenia, private accreditate, private non accreditate, studi medici e studi professionali. Quelle relative alla ripresa delle attività ambulatoriali sono valide per tutti nei principi di base, tenuto conto però delle specificità di alcune attività pubbliche o private convenzionate (come ad esempio la presa in carico delle patologie croniche e lo screening).
Sui ricoveri e le attività ambulatoriali, quali sono le principali novità?
Per quanto riguarda i ricoveri programmati, nell’ambito delle liste di attesa, per singola disciplina devono essere identificati gli interventi “non procrastinabili” in relazione a: classe di priorità (a partire dai pazienti già in lista per interventi di alta priorità, classe A, o quelli di classe B, per i quali sono già trascorsi i 60 giorni di attesa); patologia (con priorità per i pazienti oncologici); condizione clinica (pazienti in evoluzione negativa/aggravamento). I casi dovranno comunque essere valutati in relazione allo specifico quadro clinico.
Relativamente alla ripresa dell’attività ambulatoriale e territoriale, il recupero dell’attività sospesa dovrà porre particolare riguardo alle prestazioni collegate alla presa in carico di pazienti con patologie croniche o malattie rare. Mentre sul fronte della chirurgia ambulatoriale, l’indicazione è ancora quella di posticipare tutti gli interventi programmati il cui esito a breve/medio termine non abbia sostanziale impatto sulla qualità della vita della persona.
Rimane sospesa la possibilità di accedere ai punti prelievo direttamente senza appuntamento, pertanto le Aziende dovranno valutare l’opportunità di estendere l’orario di esecuzione dei prelievi fino alla tarda mattinata per meglio distribuire gli accessi programmati. Per il momento restano sospese le visite di medicina dello sport per l’idoneità sportiva agonistica, di cui si valuterà la ripresa sulla base delle future disposizioni nazionali riguardanti le attività sportive. Il documento fornito alle Aziende riporta dettagliatamente anche le modalità per la ripresa dei servizi dei Consultori e dei Dipartimenti di salute mentale e dipendenze patologiche.
📎In caso di rateazione delle somme iscritte a ruolo, ai fini della regolarità fiscale, è necessario che il piano sia stato accordato e che l'azienda sia regolare nel pagamento delle rate.
📎La sola istanza di rateazione non è, pertanto, sufficiente per poter considerare l'impresa fiscalmente in regola.
📎In ogni caso, anche in questo periodo di sospensione delle attività d'accertamento, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione esamina e fornisce regolare risposta alle istanze di dilazione avanzate dai contribuenti.