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Pubblichiamo in allegato alcuni degli articoli che hanno raccolto il messaggio lanciato dal presidente di UPI Emilia-Romagna Andrea Massari a proposito dei tagli minacciati alle risorse di Comuni e Province che maggiormente si sono impegnati nella realizzazione delle opere PNRR.
Gazzetta di Parma, 26 maggio 2024
COMUNICATO STAMPA
Il taglio di risorse a Comuni e Province minacciato è un errore che può risultare devastante per il paese. L'invito al Governo è di ripensare radicalmente questa decisione.
«Questo è un appello: fermatevi. Il Governo vuole tagliare risorse ai Comuni e alle Province. È di ieri la notizia che parte consistente dei tagli colpiranno più forte sui Comuni che hanno ricevuto più progetti e risorse PNRR. Se il Governo non si ferma farà un errore devastante per il Paese». Così il Presidente di UPI Emilia-Romagna e Presidente della Provincia di Parma Andrea Massari di fronte alla decisione del Mef di distribuire i tagli della spending review in proporzione ai fondi del PNRR ricevuti dagli enti locali, che continua: «credo che una minaccia del genere imponga a tutti gli amministratori, di qualunque schieramento, che si mobilitino per sensibilizzare i parlamentari dei propri territori per fermare questa follia. A quattro anni dall’insorgere della pandemia, noi amministratori siamo tutti al lavoro per raccogliere ogni singolo euro che l’Europa, grazie al PNRR, ci sta mettendo a disposizione. Risorse che stiamo investendo nel futuro e che sono indispensabili per servizi e strutture per asili, materne, scuole superiori, impianti sportivi, strutture per il sociale e per la sanità, oltre agli indispensabili interventi su ambiente e mobilità. La gran parte di questi investimenti non avrebbe mai!, ripeto mai, visto la luce se non avessimo avuto a disposizione il PNRR».
Il Presidente Massari prosegue ricordando che «senza questo piano straordinario di investimenti il nostro Paese entrerebbe in stallo! Comuni e Province hanno lavorato e stanno lavorando con impegno e fatica per garantire questi interventi alla collettività.
Si lavora per fare bene e presto e posso garantire che è una corsa ad ostacoli quotidiana complicatissima. Ma ci stiamo riuscendo. Tagliare, ora, risorse correnti significa far morire progetti già avviati e in alcuni casi già conclusi! Preparatevi ad ennesime e numerose cattedrali nel deserto.
Va spiegato ai parlamentari che i Comuni e le Province stanno aggiungendo risorse proprie su ogni progetto per sostenere i maggiori costi dovuti al caro materie prime ed energia. Va spiegato che sono necessari aumenti delle risorse di parte corrente per i nuovi servizi ed invece si pensa a tagliare addirittura quelle esistenti. Se il piano PNRR fallisce il Paese deraglia. Fermatevi. Fermiamoli.»
I candidati alle elezioni europee di tutti i Paesi chiariscano subito che posizione avranno rispetto ai fondi di coesione e se intendono mantenere le politiche di coesione tra gli obiettivi prioritari della UE. È questo l’appello lanciato dai rappresentanti delle Province di tutta Europa, riuniti a a Lucca per l’Assemblea politica della Conferenza europea dei poteri intermedi locali, ospitata quest’anno dalla Provincia di Lucca e dall’Unione delle Province Italiane, che ha visto l’intervento del Ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il PNNR Raffaele Fitto.
“La politica di coesione esiste nell’interesse dell’Unione Europea in quanto espressione del principio di sussidiarietà stabilito dai Trattati – ha detto il Presidente del Comitato Europeo delle Regioni, Vasco Cordeiro. “Per questo dobbiamo difenderla, pronti però a riformarla per raggiungere meglio il l’obiettivo principale di coesione economica, sociale e territoriale, un obiettivo che rimane ancora oggi fondamentale per tenere insieme l’UE”.
“La discussione sulla futura politica di coesione post 2027 – ha sottolineato il Presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini, rappresentante delle Province nel Comitato delle Regioni – deve iniziare ora. Chiediamo che il prossimo parlamento europeo valorizzi il ruolo delle Province nella definizione delle priorità di sviluppo dei territori e nell’attuazione degli strumenti di coesione, perché è tramite le province che si intervenire nel contrasto alle disuguaglianze territoriali”.
“Le politiche di coesione sono un esempio unico di solidarietà tra le nazioni – ha sottolineato il Presidente di UPI Michele de Pascale. I cittadini d’Europa – ha detto – si muovono sugli obiettivi comuni come un unico grande popolo”. De Pascale ha poi ricordato il recente monito del Consiglio d’Europa all’Italia sulle Province “L’Unione europea è il luogo della democrazia: anche il ritorno all’elezione diretta delle Province e la garanzia delle risorse per le funzioni fondamentali e’ parte della visione europea”.
Il Presidente di CEPLI Andres Violà ha ricordato come in Francia le Province abbiano un ruolo chiave nella gestione dei fondi strutturali “Grazie alla nostra prossimità – ha detto – possiamo dare un apporto essenziale per rendere efficaci gli interventi, gestendo in maniera rapida i fondi europea”.
Il documento politico con l’appello ai candidati alle prossime elezioni europee è stato sottoscritto dai Presidenti delle Associazioni che rappresentano le Province di Italia, Francia, Spagna, Germania, Polonia, Romania, Belgio.
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