La redazione dell’atto amministrativo dopo il D.L. 76/2020, c.d. decreto semplificazioni
Il trattamento dati negli adempimenti successivi alla redazione dell’atto: il bilanciamento tra la trasparenza e la privacy nella pubblicazione
Formazione in modalità webinar
DATA:
martedì 5 dicembre 2023
ORARIO:
9.30 - 13.30
DOCENTE:
Tiziano Tessaro, Consigliere della Corte dei conti, sezione controllo dell'Emilia Romagna
PIATTAFORMA:
GoToWebinar
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In alternativa è possibile compilare la scheda d'iscrizione (da scaricare a fondo pagina) da inviare compilata a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PROGRAMMA
La redazione dell’atto amministrativo dopo il D.L. 76/2020, c.d. decreto semplificazioni.
Il trattamento dati negli adempimenti successivi alla redazione dell’atto: il bilanciamento tra la trasparenza e la privacy nella pubblicazione
Principi e tecniche di redazione degli atti amministrativi:
L’evoluzione nella redazione dell’atto amministrativo: da momento centrale e fondamentale dell’azione amministrativa a punto di approdo del procedimento amministrativo
I metodi di approccio alla redazione dell’atto amministrativo
La semplificazione del linguaggio della Pubblica Amministrazione
L’individuazione degli elementi essenziali dell’atto amministrativo.
Il concetto di procedimento amministrativo e le sue fasi.
La costruzione dell’atto amministrativo: l’intestazione, il preambolo, la motivazione e il dispositivo come elementi essenziali.
La motivazione del provvedimento: i presupposti di fatto, le ragioni giuridiche, le risultanze dell’istruttoria e il bilanciamento di interessi.
L’art. 6 della Legge 241/1990: i poteri del responsabile del procedimento e il collegamento con le fasi del procedimento.
La patologia del provvedimento amministrativo: l’annullabilità, la nullità e gli eventuali rimedi.
Il Decreto Semplificazioni e il suo impatto nella redazione dell’atto amministrativo
• Il procedimento amministrativo e le sue fasi: i nuovi compiti in tema di istruttoria documentale, di partecipazione procedimentale e di redazione della motivazione del provvedimento.
Il nuovo preavviso di rigetto: le modifiche introdotte nell’art. 10-bis della l. n. 241/1990 con rigardo ai termini di conclusione del procedimento dopo la comunicazione dei motivi ostativi. La motivazione del provvedimento finale. Profili procedurali.
Le modifiche riguardanti in particolare le disposizioni del Decreto Semplificazioni riguardanti l’art. 8, l’art. 16, e l’art. 17-bis della L. 241/1990
• La conclusione del procedimento (art. 2 della Legge n. 241/1990): il provvedimento in forma semplificata e il conflitto di interessi (L. 190/2012).
In particolare: Le modifiche apportate all’art. 2 della L. 241/1990: la misurazione e la pubblicità dei tempi di effettiva conclusione dei procedimenti amministrativi di maggiore impatto per i cittadini e le imprese
le previsioni dell’art. 2-bis della L. 241/1990 e le conseguenze per il ritardo nella conclusione del procedimento.
Il danno da ritardo e la natura dell’azione risarcitoria in caso di silenzio-rigetto illegittimo: la responsabilità civile della Pubblica Amministrazione per lesione dell’interesse legittimo, cenni
Le nuove conseguenze del ritardo: l’istituto dell’inefficacia dei provvedimenti adottati tardivamente. Il nuovo comma 8-bis dell’art. 2 della legge n. 241/1990: le previsioni della norma l’applicabilità dell’art. 21-nonies
Le criticità connesse alla pubblicazione
Trasparenza e accesso: il problematico rapporto tra accesso e riservatezza.
In particolare, con riguardo agli obblighi di pubblicazione. La categorizzazione del dato e il regime del trattamento.
Le responsabilità in caso di illegittimo trattamento dei dati.
ro a distanza: chiarimenti giuridici e gestionali alla luce delle recenti previsioni normative e contrattuali
NOTA:
In caso del mancato raggiungimento del numero minimo di iscrizioni, UPI Emilia-Romagna si riserva di spostare la data del corso, informando i nominativi già iscritti tramite i recapiti da loro stessi indicati sulla presente scheda.
L’eventuale rinuncia al corso dovrà essere segnalata via mail o fax almeno tre giorni lavorativi prima dell’inizio dello stesso. Per ragioni organizzative, non si accettano disdette pervenute oltre i termini indicati. In questo caso, verrà emessa ugualmente fattura, nonostante la mancata partecipazione.