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UPI Emilia-Romagna è riconoscente per essere stata coinvolta dalla fondazione Scintille di Futuro, creata dall’ex Presidente del Senato Pietro Grasso, e dall'associazione Avviso Pubblico, per la seconda edizione della scuola di formazione "Amministratori consapevoli". La scuola è rivolta agli amministratori locali e a coloro che aspirano a partecipare attivamente alla vita politica.
Anche quest’anno l’appuntamento è presso il Ceub di Bertinoro, il Centro residenziale dell’Università degli Studi di Bologna, nei giorni 26, 27 e 28 settembre. Tra i formatori ci saranno rappresentanti della politica nazionale e locale, docenti universitari, magistrati, giornalisti, impegnati in una battaglia culturale comune contro mafie e corruzione.
Per i dettagli relativi alle modalità di iscrizione e di frequenza della scuola si rimanda al sito www.amministratoriconsapevoli.it.
Si comunica che i nostri uffici rimarranno chiusi dal 12 al 16 agosto 2024.
La Corte di Cassazione accoglie le ragioni della Provincia di Piacenza e stabilisce che spetta in via esclusiva all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la legittimazione passiva nelle liti per il rimborso dell’addizionale provinciale sull’accisa sull’energia elettrica.
La Corte di Cassazione, adita dalla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Piacenza, ha espresso una pronuncia definitiva sul contenzioso aperto per la restituzione dell’addizionale sull’energia elettrica per “chiarire se sia la Provincia ovvero l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ad essere legittimata passiva rispetto alla richiesta del venditore-fornitore di energia elettrica di rimborso delle somme restituite al consumatore ed indebitamente versate a titolo di addizionale provinciale sulle accise, istituita con l'art. 6 D.L. n. 511 del 28.11.1988 convertito con L. n. 20 del 27.01.1989, con riferimento alle forniture di potenza non superiore a 200 kW”.
L’addizionale sull’energia elettrica era stata istituita dall'art. 6 del decreto-legge 511/1988, al fine di sopperire alle esigenze finanziarie degli Enti territoriali ed è stata poi abrogata dall'art. 2, comma 6, d.lgs. 23/2011, con decorrenza 1 gennaio 2012.
L’abrogazione era avvenuta a seguito di una Direttiva europea del 2018 che stabiliva che sulle accise gravanti sul consumo, fra gli altri, dei prodotti energetici ed elettricità, gli Stati membri avrebbero potuto applicare altre imposte indirette solo se aventi “finalità specifiche”. Nel caso in esame, per la riduzione dei costi ambientali connessi al consumo di energia elettrica o alla promozione della coesione territoriale e sociale gli Stati membri avrebbero dovuto conformarsi alla direttiva entro il 1° aprile del 2010.
Le istanze di rimborso per l’addizionale versata nel 2010 e nel 2011 stavano subissando le Province e avrebbero potuto avere conseguenze significative sui loro bilanci, già in gravi difficoltà. Per tale motivo la Provincia di Piacenza, assistita dall’Avv. Marco Monti, si è sempre costituita per veder difese le proprie ragioni.
Con la sentenza del 3 luglio della Cassazione viene finalmente stabilito che l’addizionale era da ritenersi “…un mero trasferimento di risorse dallo Stato agli Enti Territoriali, secondo la previsione di cui all’art. 119 della Costituzione” e che pertanto spetta all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la legittimazione attiva e passiva, nonché esclusiva, sul piano processuale.
“Un risultato importante e atteso - commenta la Presidente della provincia di Piacenza Patelli - che fa superare una situazione di incertezza che gravava su tutto il comparto delle Province”. Così anche il Presidente di UPI Emilia-Romagna, Andrea Massari “grande soddisfazione per questo straordinario risultato che abbiamo ottenuto, sostenendo e accompagnando la Provincia di Piacenza. Ora questa pronuncia della Cassazione, avviata dall'Amministrazione provinciale di Piacenza che ha portato questo esito grandioso, andrà a beneficio di tutte le Province d’Italia”.
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