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La Corte di Cassazione accoglie le ragioni della Provincia di Piacenza e stabilisce che spetta in via esclusiva all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la legittimazione passiva nelle liti per il rimborso dell’addizionale provinciale sull’accisa sull’energia elettrica.
La Corte di Cassazione, adita dalla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Piacenza, ha espresso una pronuncia definitiva sul contenzioso aperto per la restituzione dell’addizionale sull’energia elettrica per “chiarire se sia la Provincia ovvero l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ad essere legittimata passiva rispetto alla richiesta del venditore-fornitore di energia elettrica di rimborso delle somme restituite al consumatore ed indebitamente versate a titolo di addizionale provinciale sulle accise, istituita con l'art. 6 D.L. n. 511 del 28.11.1988 convertito con L. n. 20 del 27.01.1989, con riferimento alle forniture di potenza non superiore a 200 kW”.
L’addizionale sull’energia elettrica era stata istituita dall'art. 6 del decreto-legge 511/1988, al fine di sopperire alle esigenze finanziarie degli Enti territoriali ed è stata poi abrogata dall'art. 2, comma 6, d.lgs. 23/2011, con decorrenza 1 gennaio 2012.
L’abrogazione era avvenuta a seguito di una Direttiva europea del 2018 che stabiliva che sulle accise gravanti sul consumo, fra gli altri, dei prodotti energetici ed elettricità, gli Stati membri avrebbero potuto applicare altre imposte indirette solo se aventi “finalità specifiche”. Nel caso in esame, per la riduzione dei costi ambientali connessi al consumo di energia elettrica o alla promozione della coesione territoriale e sociale gli Stati membri avrebbero dovuto conformarsi alla direttiva entro il 1° aprile del 2010.
Le istanze di rimborso per l’addizionale versata nel 2010 e nel 2011 stavano subissando le Province e avrebbero potuto avere conseguenze significative sui loro bilanci, già in gravi difficoltà. Per tale motivo la Provincia di Piacenza, assistita dall’Avv. Marco Monti, si è sempre costituita per veder difese le proprie ragioni.
Con la sentenza del 3 luglio della Cassazione viene finalmente stabilito che l’addizionale era da ritenersi “…un mero trasferimento di risorse dallo Stato agli Enti Territoriali, secondo la previsione di cui all’art. 119 della Costituzione” e che pertanto spetta all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la legittimazione attiva e passiva, nonché esclusiva, sul piano processuale.
“Un risultato importante e atteso - commenta la Presidente della provincia di Piacenza Patelli - che fa superare una situazione di incertezza che gravava su tutto il comparto delle Province”. Così anche il Presidente di UPI Emilia-Romagna, Andrea Massari “grande soddisfazione per questo straordinario risultato che abbiamo ottenuto, sostenendo e accompagnando la Provincia di Piacenza. Ora questa pronuncia della Cassazione, avviata dall'Amministrazione provinciale di Piacenza che ha portato questo esito grandioso, andrà a beneficio di tutte le Province d’Italia”.
“Le politiche di coesione devono essere considerate tra gli obiettivi prioritari della UE: alla vigilia della definizione delle nuove politiche di coesione, considerando il rinnovo del parlamento europeo a seguito delle recentissime elezioni, è essenziale che il Parlamento italiano, riprenda su questi temi un ruolo proattivo, anche promuovendo il rafforzamento del raccordo con gli enti territoriali, Regioni, Province e Comuni, cui si affida l’attuazione della maggior parte dei fondi comunitari”.
È l’appello lanciato dal Presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, intervenuto in rappresentanza di UPI all’indagine conoscitiva sull’efficacia dei processi d’attuazione delle politiche dell’Unione europea e di utilizzo dei fondi strutturali e d’investimento europei per il Sistema-Paese, promossa dalla Commissione Politiche europee della Camera dei deputati.
“Occorre applicare correttamente i principi della governance multilivello e della sussidiarietà attiva – ha sottolineato Menesini – valorizzando il ruolo degli enti territoriali, e delle Province in particolare, nella definizione delle priorità di sviluppo dei territori e nell’attuazione degli strumenti di coesione, perché è tramite le istituzioni locali che si intervenire nel contrasto alle disuguaglianze territoriali.
In questo modo la legislazione e le politiche dell’UE non solo saranno più vicine alle esigenze dei cittadini europei, ma anche più efficaci e maggiormente basate su dati concreti”.
La nota illustrata e consegnata alla Commissione: nota UPI indagine conoscitiva attuazione politiche europee.
Il documento di CEPLI sulle politiche di Coesione: Dichiarazione Politica CEPLI – Lucca 2024.
L'articolo originale è visualizzabile sul sito di UPI all'indirizzo https://provinceditalia.it/politiche-europee-le-province-in-audizione-alla-camera/
Evento di approfondimento
LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL CCNL DELL'AREA FUNZIONI LOCALI 2019-2021
PER DIRIGENTI E SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
Indicazioni operative per la concreta applicazione
VENERDÌ 28 GIUGNO, ORE 10-13
PROVINCIA DI PARMA - SPAZIO 51
Viale Martiri della Libertà, 15 - 43123 Parma
In fondo alla pagina in allegato il materiale fornito dai relatori dell'incontro
Welcome coffee
Saluti istituzionali:
Andrea Massari, Presidente UPI Emilia-Romagna e della Provincia di Parma
PROGRAMMA
MODERA E COORDINA
Marcovalerio Pozzato, Presidente Sezione Controllo Emilia-Romagna, Corte dei conti
RELATORI
Antonio Naddeo, Presidente ARAN - Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni
Valentina Lealini, Dirigente UO Regioni e Autonomie Locali ARAN
Tiziano Tessaro, Consigliere della Corte dei Conti, Sezione controllo dell'Emilia Romagna
Andrea Antelmi, esperto in materia di organizzazione e gestione delle risorse umane degli enti locali
Light Lunch a buffet
INFORMAZIONI:
Area formazione UPI Emilia-Romagna: Alexia Salati
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